mercoledì 31 ottobre 2012

E se fosse l'Italia a non volerti?

Salve gente,

Questo post non ha niente a che fare con creazioni varie o rossetti... è un post liberatorio, di sfogo.
Sto facendo un tirocinio al Ministero degli Affari Esteri a Roma, i primi di dicembre finirà e verrò catapultata, dopo anni di studio, nella vita vera, quella dei giovani laureati che cercano lavoro, che potrebbero dare una spinta positiva al proprio Paese, ma non li vuole nessuno. Bisogna lottare anche per un tirocinio gratuito. Inutile dire che inizia a prendermi l'ansia e scomode domande si insinuano nella mia mente... 
Che farò dopo?
Troverò un lavoro?
Mi saprò accontentare?
Riuscirò a restare in Italia o dovrò per forza andare all'estero?
Immagino che queste siano le domande che tutti si pongono.
Vorrei esprimere lo sdegno per le parole della Fornero... "I giovani non devono essere choosy".. Ma io mi chiedo: "Perché no?" In realtà i giovani DOVREBBERO essere schizzinosi, il fatto è che non se lo possono permettere! Perché la mia collega laureata in Cooperazione Internazionale deve fare la cameriera a 25€ a serata per riuscire a pagare l'affitto a Roma nel mentre che svolge il mio stesso tirocinio gratuito?  
I laureati che fanno i commessi, i camerieri, i promoter, non sono un assoluto SPRECO? 
Perché dobbiamo perdere tempo a cercare lavoretti per non restare senza far niente quando a 24 anni abbiamo ancora un grande entusiasmo e potremmo dare una spinta positiva a qualsiasi ufficio pubblico nel mentre che la maggior parte degli impiegati svogliati vanno a prendere il caffè?
Ho davvero tante domande in testa e nessuna risposta.
Vorrei davvero tanto restare a vivere in Italia, nella mia nazione, con la mia famiglia, nella mia città, ma sarà mai possibile?
Mi aspetta un futuro da operatrice nei call center? Spero vivamente di no.

Saluti

Federica

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